Che soddisfazione, dopo aver rimosso il parafango, ho portato il pezzo da mio suocero che con un martello e un paio di arnesi semplici semplici da carrozziere mi ha rimosso le due ammaccature e il parafango è tornato quasi come nuovo… adesso devo stuccare in un paio di punti e passare l’antiruggine dove usato lo smeriglietto e potrò considerare terminato questo pezzo. Ecco le foto del prima e del dopo:
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Smontare il parafango anteriore
Avendo la mia GS la classica ammaccatura vicino la gemma della freccia, oltre ad alcuni punti ruggine, ho dovuto rimuovere il parafango anteriore sinistro per poterlo lavorare. L’operazione non è difficile. basta munirsi di una chiave n. 11 e, nel mio caso, di un cacciavite torx. Le operazioni elencate dovrebbero valere anche per il parafango anteriore destro.
Prima di procedere alla rimozione del parafango vero e proprio è necessario rimuovere il fanale e il gruppo freccia-luce di posizione. Tale operazione non è per niente difficile e si effettua con il solo uso delle mani.
Tolta la fanaleria è importate staccare il cavo elettrico che va alla gemma freccia inserita nel parafango e visibile nella foto iniziale di questo articolo.
I cavi sono facilmente individuabili perché sono gli unici che si inseriscono all’interno della lamiera laterale. Sono composti solamente dal cavo di massa e positivo e si possono staccare grazie a due spinotti visibili in figura 2.
Adesso si può procedere con lo svitare la bulloneria che si trova sulla fiancata alta del parafango, accessibile dal vano motore, e che viene nascosta dal cofano quando questo viene chiuso. Si tratta di 5 viti con intaglio a croce sul lato cofano e dado da 11 sul lato motore (vedi fig. 3).
Svitate queste c’è da rimuovere il cilindro di gomma sul quale poggia il cofano chiuso e che è il primo elemento che si trova guardando il parafango dall’alto partendo dal faro (fig. 4).
Nel mio caso è stato necessario un torx dato che il cilindro, in una precedente riparazione, è stato danneggiato e rimontato legandolo alla carrozzeria con una vite torx posta sul lato motore. Ma se la vostra GS non è mai stata toccata avrete il cilindro di gomma che è inserito, ad incastro, tra le due lamiere (parafango e telaio).
Rimossi i dadi e cilindro di gomma adesso dovete allentare i due dadi sul lato portiera (fig. 5). Per accedere a questi occorre tenere aperta la porta e porsi tra lo sportello e l’abitacolo.
Su quel lato sono presenti più dadi: quelli da allentare sono quelli più estremi, ovvero quelli posti più in alto e più in basso (fig. 6 e fig. 7). Si riconoscono perché inseriti in un “pezzo” di lamiera ad L che fa da congiunzione tra il parafango e la scocca. Importante è allentare e non svitare completamente di dadi.
Adesso occorre svitare, (nel mio caso ne era presente solo uno), tre dadi posti nel passaruota. E’ facile individuarli e per aiutare l’operazione potete sterzare la ruota per guadagnare lo spazio operativo necessario.
Rimangono da svitare due dadi che tengono il parafango attaccato alla scocca e che si trovano dietro il paraurti: per raggiungere questi occorre accedere al vano motore e sfruttare un taglio fatto apposta nel longherone che da appunto l’accesso ai due dadi (fig. 8).
Fatto questo afferrate il parafango dalla parte più vicina all’abitacolo e tiratela verso l’esterno: sentirete che uscirà dalle guide tenute dai dadi allentati precedentemente. Poi, per staccarlo completamente, spostate il parafango verso il muso della GS in modo da farlo sfilare via dall’aggancio della scocca. Il vostro parafango è staccato (fig. 9).
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28 Dicembre 2009: inizia il restauro
Questa mattina alle 11:48 ho dato inizio ai lavori di restauro della mia GS. Beh ho iniziato dalla cosa più semplice: togliere le modanature laterali che non erano previste per questo allestimenti, il Club, ma nel più ricco Pallas ed eliminare lo specchietto retrovisore esterno destro completamente estraneo.
Per notizia di cronaca sia le modanature che lo specchietto facevano parte dell’allestimento della GSA.
Ecco come si presentava la fiancata della GS prima di iniziare:
Per togliere le modanature ho utilizzato, dietro suggerimento di mio suocero, una spatolina, benzina, uno straccio e olio di gomito (non poi così tanto).
A reggere le modanature sono due strisce di adesivo parallele poste ai confini della plastica e che corrono lungitudinalmente per tutta la loro lunghezza.
Ho iniziato a lavorare il lato sinistro partendo da quella posteriore… e si vede: vuoi l’inesperienza, vuoi le bolle di ruggine che si sono create dove era la modanatura, fatto sta che ho staccato un po’ di vernice… poco male perché tanto la carrozzeria sarà da rifare.
Certo è che affinando la tecnica sono poi riuscito ad eliminare le altre tre modanature senza fare danni.
In pratica ho versato un po’ di benzina sulla carrozzeria, nella parte alta della modanatura, per dar modo al “solvente” di iniziare ad aggredire la colla. Poi, dopo qualche minuto, ho iniziato ad inserire dall’alto la spatola tra modanatura e carrozzeria. Inserito un angolo della spatola ho raggiunto il secondo nastro adesivo basso. Sollevati tutte e due ho visto che il trucco sta nell’incurvare la spatola premendo con forza il manico in maniera tale che l’estremità della spatola stessa tenda a sollevare la modanatura e a non graffiare la carrozzeria. Facendo così è vero che rimane il nastro adesivo attaccato alla carrozzeria ma a questo punto si prende lo straccio ben imbevuto di benzina e si inizia a tamponare e a strusciare… magari si aspetta qualche minuto sempre per far agire la benzina sulla colla ma alla fine togliere la collà è più facile del previsto.
Ecco il risultato di due ore di lavoro scarse:
Certo ora c’è l’altra fiancata, ma già vedere la mia GS senza quei plasticoni che appesantivano la linea è già una bella soddisfazione!
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